Catania – Lecce : Le voci dallo spogliatoio . Rigoli ” Siamo stati padroni del campo”

di grazia lecce

Felice e quasi senza voce, mister Pino Rigoli analizza così, in sala stampa, la bella e netta vittoria per 2-0 contro la capolista Lecce: “I ragazzi hanno fatto una gara di buon livello e rispetto ad altre partite abbiamo concesso meno occasioni all’avversario. Siamo sempre stati padroni del campo contro una squadra forte, una delle migliori del nostro girone. Abbiamo avuto risposte importanti dai giocatori in campo e da quelli fuori dal campo che sono sempre stati vicino al gruppo. Perché sono senza voce? Ho cercato di dare la carica ed ho invitato a non mollare o sentirsi appagati dopo aver realizzato le due reti, perché il Lecce è in grado di fare gol in qualsiasi momento. Le partite vanno lavorate per tutti e 90 i minuti. Cosa cambia dopo questa vittoria? Prima di questa gara l’atteggiamento mentale era diverso, ritengo che sotto questo aspetto siamo migliorati. Quando a Reggio Calabria vincevamo a sette minuti dalla fine e poi ci siamo fatti raggiungere, sono nati dubbi che inconsciamente ci siamo portati dietro ma non abbiamo mai avuto problemi di nessun genere e nessuna natura. Nel calcio tutto si basa sui risultati, in alcuni momenti abbiamo avuto episodi negativi come i pali colpiti contro Reggina ed Andria, mentre oggi una deviazione fortunosa ha fatto sbloccare la partita. Il calcio sta negli episodi. Come sta la squadra? L’ho detto in altre occasioni e lo ripeto oggi: abbiamo tra le mani una squadra forte che non finora non ha espresso tutto il proprio valore. Ci sono tanti ragazzi in crescita, specialmente gli stranieri che si stanno adattando benissimo a questo tipo di campionato. Drausio nelle prime due partite ha avuto grosse difficoltà, adesso la situazione si è capovolta, sta facendo molto bene. Calil? Ha lavorato bene, contribuendo a sfiancare l’avversario. Nel secondo tempo ho messo in campo forze fresche. Il Catania ha un’intera rosa di titolari. Di Cecco? Per caratteristiche fisiche e di esperienza era l’unico in grado di poter arginare Torromino, tra gli attaccanti più forti della categoria, un elemento che lo scorso anno faceva parte del Crotone promosso in Serie A. Di Cecco ha giocato anche in Serie B come terzino, da quel lato del campo non abbiamo mai rischiato. Mazzarani? Il mio dubbio era legato a quanti minuti avesse nelle gambe, è andato oltre le aspettative. Ha fatto una buona partita da mezzala, è stato molto positivo come domenica scorsa a Melfi. Barisic? Anche lui ha fatto una buona gara, oggi ha lavorato e si è sacrificato maggiormente per la squadra rispetto ad altre occasioni. Sono felice per De Rossi, che dopo un anno e mezzo ha finalmente giocato uno spezzone di partita. Rimpianti? Ci aspettavamo di più dalle partite giocate in trasferta, in quelle occasioni abbiamo perso un po’ di autostima. L’aver lasciato per strada alcuni punti, con squadre sulla carta meno forti della nostra, deve farci migliorare sotto l’aspetto mentale e dell’approccio alla gara. Abbiamo vinto contro Juve Stabia, Messina, Lecce: con le grandi facciamo grandi prestazioni ma dobbiamo giocare così anche contro tutte le altre”.

Domenico Di Cecco, tra i migliori in campo nella gara vinta contro i salentini e schierato da terzino destro per arginare il potente Torromino, si dimostra determinato a proseguire su questa strada ed indica la formula giusta per andare lontano: “Ho affrontato l’esterno più forte della Lega Pro, ho dato tutto me stesso “aggredendolo” dal primo minuto perché se non avessi fatto in questa maniera avrei avuto delle difficoltà. Ho cercato di fargli intendere che per lui e per il Lecce sarebbe stata dura affrontare il Catania. Sui gol sono stati bravi i miei compagni, io ho soltanto recuperato palla. Terzino? Mi sono adattato ad un ruolo non mio ma avevo giocato in quella posizione tante altre volte: non riesco a pensare a me stesso ma al bene della squadra. Adesso dobbiamo recuperare altre posizioni in classifica, non possiamo sentirci appagati. Il pubblico? Meraviglioso. Con uno stadio così, con questa gente che ti carica continuamente viene tutto più facile ma dobbiamo essere in grado di giocare così anche a Melfi e, più in generale, in trasferta. Il campionato? Bel gioco in Lega Pro se ne vede poco, dobbiamo fare di tutto per vincere le partite anche giocando male. Se ci culliamo, come dopo il successo sulla Juve Stabia, contro la Paganese prenderemo batoste. Se invece capiamo che il campionato è lungo e difficile, che ci dobbiamo mettere al pari anche di squadre tecnicamente meno forti di noi e che dobbiamo giocare tutte le gare con la stessa intensità di oggi, nella quale abbiamo vinto tutti i duelli personali, allora sì che riusciremo ad andare lontano…”

Gladestony da Silva, autore del gol che ha sbloccato la partita, si dice soddisfatto della sua gara e indica gli aspetti da migliorare per completare l’adattamento al calcio italiano: “Sono felice di aver segnato il gol che ha sbloccato la partita ma ammetto: senza la deviazione del difensore avversario quel pallone non sarebbe entrato in rete. Al di là del gol, credo di aver fatto una buona gara. Sono ancora più felice per la vittoria, la meritavamo. Cosa mi dice mister Rigoli? Che se lavoro con intensità posso diventare un grande calciatore e che il campionato è lungo, bisogna stare bene mentalmente e fisicamente pronti, prima o poi l’opportunità di giocare e dare il proprio contributo l’avranno tutti. Io mi sono allenato duramente in questa settimana, so che devo migliorare sotto l’aspetto dell’intensità perché nel calcio di oggi, specie in questa categoria, non basta soltanto essere bravi tecnicamente. È fondamentale mettere tanta intensità”.

Andrea Di Grazia, autore ancora una volta di un’ottima prestazione impreziosita da un gol di categoria superiore, analizza la vittoria e la differenza che i giocatori percepiscono quando si gioca davanti al proprio pubblico: “La vittoria di oggi ci dà fiducia e morale dopo il pareggio di Melfi. Avevamo voglia di riscatto, complimenti alla squadra per aver messo il cuore ed essere riuscita ad ottenere questa importantissima vittoria. Le partite sono tutte difficili a prescindere dall’avversario, ogni gara fa storia a sé. A Melfi non siamo riusciti a trovare lo spunto giusto né la giocata vincente. Oggi, contro il Lecce capolista con 23 punti ed in ottimo stato di forma, ce la siamo giocata alla pari ed abbiamo realizzato due gol, grazie anche a quel pizzico di fortuna che finalmente è stato dalla nostra parte. Giocare al Massimino è certamente diverso per ognuno di noi: i tifosi sono fondamentali perché, grazie al loro incessante sostegno, abbiamo una spinta in più, che diventa decisiva per battere l’avversario di turno ed ottenere la vittoria. Il mio gol? Io ci provo: a volte riesce altre volte no, stavolta è andata bene. L’esultanza sul 2-0 è stata una liberazione, ha tagliato le gambe al Lecce e di fatto ha chiuso la partita. La mia dedica? Sempre la stessa: a mio padre ed al padre del mio amico che è sempre qui a sostenermi”.