Siamo sinceri, al pareggio ad occhiali eravamo ormai disabituati. Figuriamoci al D’Alcontres- Barone, dove le bocche da fuoco giallorosse non avevano mai avuto negli ultimi due anni le polveri talmente bagnate da non trovare almeno una volta il pertugio utile per far esplodere gli spalti. E’ successo forse nella domenica meno prevedibile, contro il vicefanalino di coda Castrovillari. E’ successo e non bisogna fare drammi. Perchè uno 0-0 casalingo, nell’arco di un campionato sin qui fantasmagorico, può starci. Perchè il solco tra l’Igea e le inseguitrici è appena più sottile di sei ore fa e soprattutto perchè l’Igea del secondo tempo autorizza ad allontanare qualsiasi remora sulla condizione psicofisica dei ragazzi. Onestà intellettuale impone di ammettere che i primi quarantacinque minuti non siano stati i più brillanti del torneo. Ma, soprattutto nella ripresa, l’Igea avrebbe strameritato il bottino pieno. Almeno due interventi prodigiosi di Voce hanno strozzato in gola l’urlo liberatorio dei duemila del D’Alcontres- Barone: in pieno recupero poi Dioum ha fallito ciò che sembrava impossibile fallire. Peccato. Occasione persa, contro un Castrovillari che ha affrontato la capolista a viso aperto, senza erigere le proverbiali barricate, ma senza affondare mai il colpo. Gettati nella mischia dal primo minuto, Cassaro e Postorino si sono disimpegnati egregiamente. Una piacevole sorpresa il giovane Dalia, che nel secondo tempo ha vestito i panni del vice Di Stefano con grande personalità, denotando disciplina tattica e buone doti di spinta e palleggio. La classifica, ed è ciò che conta, si muove. Adesso mancano solo sei mattoncini al piccolo fantastico castello sognato in estate. Poi, ma solo poi, potremo davvero iniziare a divertirci e desiderare. Ed i desideri, si sa, camminano di pari passo con i sogni….
IL CAPO UFFICIO STAMPA
DOMENICO LA CAVA