Questo Misterbianco non si aspettava certo di dover ingoiare il rospo del mancato ripescaggio in Promozione, per le modalità e le tempistiche in cui è maturato il no della Lega Sicilia.
Impossibile chiedere, umanamente e razionalmente, di non riflettere su quanto accaduto, per gli scenari anche che questo comporti nel presente e nel futuro del Misterbianco.
La proprietà, capeggiata da Gaetano Saitta, Raffaele Scarcella, Francesco Spampinato e Sergio Franceschini, ha riflettuto e ponderato prima di deliberare che il progetto Misterbianco debba spiccare il volo e prendere forma, in Prima Categoria, laddove militava la vecchia società NBI Misterbianco.
Nessun isteria, ne tantomeno piangerìa, da parte dei massimi dirigenti della società misterbianchese che a dire il vero, ha cullato il sogno di un ripescaggio in Promozione alimentato dalla stessa Lega che ha caldeggiato la forma del ripescaggio, salvo chiudere le porte a poche ore dalla definizione delle 64 squadre che completa il campionato di Promozione.
La società con estrema schiettezza si è assunta le proprie responsabilità, manchevole nei passaggi fondamentali e suo malgrado, “spettatrice indifesa” della faccenda.
A dispetto delle difficoltà palesate l’ A. C. Misterbianco ha deciso di alzare la posta, affrontare il campionato di Prima Categoria con il piglio giusto, la professionalità e la dedizione chiesta ai suoi giovani dilettanti che con grande professionalità hanno deciso all’ unisono di sposare ancora una volta, anche nelle difficoltà, il progetto Misterbianco.
Le difficoltà saranno superate con la grande tenacia, caratteristiche che questo gruppo dirigenziale, forte e coeso, ritiene di possedere per aprire un ciclo importante nella piazza di Misterbianco unitamente alla sua classe politica, agli imprenditori locali e a tutti coloro avranno a cuore la causa biancoblu .
Responsabile comunicazione Misterbianco
Francesco Casicci