Bologna -Trapani 2-0 . Le dichiarazioni post – gara

Nizzetto_Seregno

Delusione per non aver superato il turno e consapevolezza del lavoro che c’è da fare, sin dal rientro a Trapani, per arrivare pronti alla prima giornata di campionato il prossimo 28 agosto. E’ Luca Nizzetto ad analizzare in mixed zone la gara: “Avremmo potuto fare meglio – afferma -. Avremmo dovuto avere un po’ più di coraggio e personalità, abbiamo sbagliato talvolta l’ultimo passaggio, io per primo. Siamo consapevoli che avevamo di fronte una squadra di serie A, ma siamo altrettanto consapevoli che da parte nostra c’è tanto da lavorare, cercando di assimiliare sempre di più quello che il mister vuole, cosa che faremo subito perché vogliamo iniziare bene il campionato”.
Non guarda al risultato, perché dinanzi ad una squadra come il Bologna, di categoria superiore, non è questo che conta. Quello su cui mister Serse Cosmi si sofferma, alla fine della partita, è l’atteggiamento dei suoi, più a livello nervoso che tattico, ed è su questo che ci sarà da lavorare: “Dopo la partita con il Seregno – dice – qualcuno mi ha detto che ero stato troppo esigente, ma ormai, dopo tanti anni, ritengo di sapere distinguere quelli che sono gli errori, che ci stanno, soprattutto in questa fase della preparazione, da quelli che sono gli atteggiamenti e non mi erano piaciute alcune cose di quella gara: non mi era piaciuto lo spirito con il quale era stata affrontata la partita e non ritrovi certo quello che non avevo visto dopo tre giorni”. Non fa drammi mister Cosmi, ma è consapevole dell’impegno che dovrà assumersi in prima persona per far sì che quell’atteggiamento che finora non ha visto e che ha contribuito in maniera determinante all’esaltante campionato dello scorso anno emerga e diventi un modo d’essere del gruppo: “E’ necessario – e questo è compito mio ovviamente – rimettere dentro tutto un bagaglio non fisico ma nervoso che oggi manca. Soprattutto nei giocatori che sono stati protagonisti nella stagione passata. E’ un classico delle squadre che partono con certi obiettivi e poi vanno oltre. Non è semplice ritornare a confrontarsi poi con la realtà ed azzerare tutto. E’ questa, oggi, la situazione più complicata ed ovviamente l’allenatore deve assumersi la responsabilità. Oggi siamo come una macchina che va con l’olio al minimo. Bisogna pian piano ridare fiducia, entusiasmo, consapevolezza di quelle che sono le possibilità. Chiaramente quella di oggi non era la partita più indicata per farlo”.
Mister Cosmi torna anche sulle “sirene” di mercato particolarmente attive in questo periodo: “L’ho detto anche in altre occasioni. Sui giocatori della passata stagione che hanno fatto altre scelte perché erano o a fine contratto o a fine prestito non possiamo fare nulla ed è giusto così, ma deve essere chiaro che è inutile che continuino a disturbare i nostri giocatori con ambasciatori vari. Andare dai nostri giocatori e promettere 50, 60 mila euro in più è l’esercizio più semplice che si possa fare. Ma non tanto i giocatori, quanto il “contorno”, devono comprendere che bisogna avere rispetto nei confronti di chi – il sottoscritto, il direttore, la Società – c’hanno messo la faccia quando sono arrivati qui come tentativi di giocatori e rendersi conto di quel che erano e di quel che sono diventati qui a Trapani. Poi noi siamo disponibili a fare tutto, ma si deve capire che qui c’è una Società, c’è un direttore e c’è un allenatore e sono loro che decidono. La nostra è una Società che di tutto ha bisogno tranne che di vendere i giocatori e lo ha dimostrato negli anni. E’ una Società nella quale tutti noi abbiamo già percepito lo stipendio di luglio e basta andare a vedere in quante società sia di serie A sia di serie B devono ancora prendere maggio e giugno. Sono cose per me importanti: se la Società ha questo rispetto per chi lavora per essa, pretendo che lo stesso rispetto ce l’abbiano gli altri. Ma bisogna stare tutti tranquilli, perché da quando rientreremo, il giorno 16, le cose saranno molto più chiare”.

Al suo esordio da titolare con la maglia granata, Tiago Casasola si sofferma sulle risposte positive venute fuori dalla partita, al di là del risultato: “E’ chiaro che sono un po’ arrabbiato, perché, pur consapevole che ci trovavamo di fronte ad una squadra di serie A che sta un po’ meglio di noi, penso che la nostra squadra possa fare molto bene ed avrebbe meritato di andare più avanti. E’ vero, nei primi dieci/quindici minuti abbiamo perso molti palloni, ma poi siamo migliorati. Nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo, con un 4-3-3, ed abbiamo fatto meglio. Tutto sommato, penso che abbiamo fatto una buona prestazione, che ci fa ben sperare per il nostro futuro. Ci sono due settimane prima dell’inizio del campionato e lavoreremo in quest’ottica. Dal punto di vista personale, sono molto contento di trovarmi qui, voglio imparare tanto e credo che ci siano le possibilità di farlo con un allenatore come Serse Cosmi e con una squadra con tanti bravi giocatori”.

Sin dalle prime parole, appena arrivato al Trapani, ha mostrato una grande umiltà ed anche oggi, dopo la sconfitta contro il Bologna, José Machin non guarda alla sua prestazione personale, ma si pone in un’ottica di squadra: “Gioco per dare il mio contributo alla squadra, dando il massimo, si vince con tutta la squadra, non conta chi è il migliore in campo”. Il dispiacere per non aver superato il turno c’è, ma Machin afferma: “E’ difficile giocare contro una squadra come il Bologna, più forte di noi, di una categoria superiore, ma – aggiunge – noi abbiamo una grande squadra, un grande staff. Possiamo fare sicuramente meglio di quanto abbiamo fatto oggi”. Ora testa al campionato: “Mancano tanti giorni prima dell’inizio del campionato – dice -. Lo staff ci farà lavorare tanto per arrivare pronti a Novara e cercare di portare i tre punti a casa”.