“Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano” canta Venditti. Al netto della melodia, bellissima, questa frase del testo del cantautore romano si sposa perfettamente per evidenziare il rapporto tra Luca Bracciolano e l’Atletico Catania. Era la prima stagione tra i dilettanti quella 2001/02 per la precisione il primo campionato di Eccellenza dopo il fallimento tra i professionisti e dalla primavera del Chievo arrivava a Catania un giovane attaccante di movimento, catanese e che ad ogni gol esultava riproponendo la mitraglia,alla Batistuta. Quella stagione,la prima nel calcio dei grandi per Luca Bracciolano ha sancito per l’attaccante catanese l’inizio di una brillante carriera di bomber che ad oggi segna il numero 162 come gol fatti con maglie prestigiose come Paternò, Leonzio e quelle dell’Eccellenza veneta come il Pastrengo.
“È emozionante indossare nuovamente la maglia dell’Atletico – dice Bracciolano – tutto è iniziato praticamente qui e a questa maglia devo tutto quello che poi ne è conseguito. Giocare al Cibali per un giovane catanese,che perdipiu viveva a Verona,era la realizzazione di un sogno. Ho grandi ricordi di quella stagione giocata qui con allenatori come Campanella e Armenise. Prima del blocco dei campionati giocavo in Veneto e questo fermo non ha di certo spento la voglia di campo che ancora ho. Sono in una squadra blasonata e che sta ripartendo con un obiettivo ben preciso, conosco la completezza del gruppo io metto a disposizione del mister la mia esperienza e la mia voglia di dare un contributo”