L’Asd Ragusa Calcio 1949 sta preparando nella maniera migliore una delle sfide più attese della stagione. Sabato 1 giugno, alle 16,30, allo stadio Aldo Campo di contrada Selvaggio, gli azzurri scenderanno in campo per affrontare lo Sporting Trecastagni Pedara nella gara che vale la conquista del titolo di Coppa Italia del campionato di Promozione, memorial Orazio Siino. La squadra allenata da Filippo Raciti sta conducendo gli ultimi allenamenti della settimana con la consapevolezza di volere regalare ancora un’altra bella emozione ai propri tifosi. “Lo meritano davvero – sottolinea l’allenatore – perché ci hanno seguito senza un istante di pausa, durante questa lunga stagione, nei momenti belli e meno belli. E quindi ci daremo da fare per loro, perché possano gioire ulteriormente”. Raciti dovrà rinunciare all’apporto del centrocampista Yacer Mogni, squalificato per somma di ammonizioni. Il resto della squadra è disponibile.
“Sabato – continua l’allenatore – sarà una partita vera. E lo sarà perché ci sono due squadre che non hanno più nulla da chiedere a questa stagione. Noi siamo già stati promossi in Eccellenza alla fine della stagione regolare, arrivando al primo posto in campionato. Lo stesso dicasi dello Sporting Trecastagni Pedara che, dopo aver vinto la semifinale di Coppa e avere staccato il pass per la finale, ha ottenuto la certezza di essere promosso in Eccellenza visto e considerato che si sarebbe dovuto incontrare con noi che avevamo già conquistato l’accesso alla serie superiore. L’unico posto disponibile, quindi, sarà occupato dagli etnei, a prescindere da come andrà il match di sabato. Abbiamo, perciò, la velleità di poter dire che ci giocheremo la conquista della Coppa Italia senza alcun tipo di necessità particolare. Ma ci saranno solo gli stimoli per far bene e aggiungere un altro prestigioso trofeo alla nostra bacheca. Tra l’altro, per il Ragusa calcio si tratterebbe di un traguardo storico visto che in precedenza non è mai stato raggiunto. Cercheremo di provarci e lo faremo con grande umiltà, come sempre, ma essendo comunque consapevoli della nostra forza”.
