Paternò : I convocati per la trasferta di Scordia . Mister Pidatella ” Sarà una partita spettacolare”

pidat

I convocati di Mister Pidatella per la trasferta del Paternò a Scordia

Gulisano, Matassa, Balsamo Capuano, Trovato, Capozucchi, Minutola, Miraglia, Cerra, Polat, Castagna, Urso, Trombino, Castelli, Riolo, Conti, Guarnera, Lavenia, Messina.

L’INTERVISTA A MISTER PIDATELLA
Di Federica Zammataro

 

F. Mister come state preparando la partita in programma per domenica contro lo Scordia?

P.: La stiamo preparando come sempre, con serenità, consapevoli della nostra forza. Il fatto che a Scordia in questi giorni si stia parlando tanto di noi, è un segno importante, vuol dire che siamo diventati squadra. Mentre prima si sparava sul pianista, mentre tutti parlavano e straparlavano del Paternò quasi ridendo,oggi a quanto pare, siamo finalmente squadra, abbiamo un’anima. Questo è sinonimo di forza. Siamo più consapevoli sia noi che la società che l’ambiente.

F. : Si parla molto anche a proposito del divieto di trasferta imposto ai tifosi rossazzurri. Cosa si sente di dire?

P.:Ci dispiace che i nostri tifosi non possano assistere alla partita, loro per noi rappresentano una forza in più. Ma inutile polemizzare su questo. Sapremo dare delle risposte in campo.

F.: Come la vede la gara di domenica? Che tipo di avversario affronterete?

P.:Sarà una partita spettacolare. Penso che lo Scordia ambisca ad un secondo posto, non si spiegherebbero altrimenti i due nuovi innesti, Cassaro e Carioto. Sommando i nuovi ingressi ad un calendario certamente congeniale, se sfruttato bene, lo Scordia potrebbe centrare l’obiettivo.

F.: Una stagione, per il Paternò, frastagliata da tante difficoltà che avete sempre superato a testa alta…

P.: Mai presi problemi come alibi, come scuse. Sento parlare di competenze, di mancanza di competenze. Ci sono personaggi che ruotano attorno al mondo del calcio che somigliano più ai politici d’opposizione: hanno sempre ragione, hanno sempre la soluzione a tutto (quando non sono loro ad amministrare, quando sono loro a non avere le mani in pasta e non si trovano a tu per tu con le difficoltà) . Quando hanno l’occasione di essere dall’altra parte, invece, si aspettano che i problemi li risolvano gli altri.

F.: A cosa si riferisce?

P.:Ci sono allenatori, sempre intervistati, che hanno la soluzione per ogni caso ma che non siedono su una panchina da quattro mesi o anni; dirigenti e allenatori che si lamentano della propria squadra, quando il destino era già scritto ancor prima che iniziasse la stagione, come nel caso dell’ Adrano calcio che contro di noi ha giocato la partita dell’anno e adesso non si presenta in campo. Il prossimo anno non si potrà fare più calcio perche non ci saranno più “certi”allenatori e “certi dirigenti” a fare calcio o perché quel mondo non gli appartiene più o per altre ragioni.

F.: Stagione, dicevamo, accompagnata da alti e bassi ma anche da molto chiacchiericcio attorno all’ambiente rossazzurro.

P.: Non ci si può permettere di parlare a sproposito del Paternò Calcio che sta cercando di costruire qualcosa di importante per se e per la città. I calciatori passano, gli allenatori pure, ma i titoli rimangono alla città. Mi dispiace che molti hanno trovato nel tiro a segno al Paternò, il gioco dell’anno.

F.:Torniamo alla prossima di campionato.

P.: Noi siamo consapevoli della nostra forza. Lo Scordia è giusto che carichi molto la partita, che parli di battaglie. La battaglia è casa nostra, veniamo da sei vittorie consecutive in trasferta, che non si chiamano solo Atletico e Adrano, ma anche Camaro, San Pio, Rosolini. Il fatto che a questo punto del campionato si parli di noi, tra le società che contano, per noi, è sinonimo di buon lavoro. Poi quello che viene ci prenderemo.