Coppa Italia : IL Città di S.Agata vince anche a Paternò e vola in finale

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Cuore, grinta, sacrificio, abnegazione e voglia di conseguire il risultato, hanno regalato alla Sant’Agata sportiva, una pagina di storia da custodire e consegnare agli annali. Qualche ora fa grandissima impresa del Città di S.Agata che dopo aver vinto il match di andata al Micale di Capo d’Orlando con il punteggio di 2-1, grazie ad una rete messa a segno da Matera in pieno recupero, si è imposto al Falcone-Borsellino di Paternò e staccato il passa per la finale di Coppa Italia che si giochera a Troina. A contendere l’ambito trofeo ai biancoazzurri il Licata, autore di una rimonta pazzesca sul Mazara, culminata con il successo dal dischetto. Tornando alla gara dei biancoazzurri, dal punto di vista spettacolare non è stata granchè bella ma d’altra parte era anche lecito attenderselo vista l’importanza della posta in palio. Chi pensa che però il S.Agata abbia fatto le barricate si sbaglia, essendo che nel corso del match le occasioni più pericolose, sono state a tinte biancozzure. A dare ulteriore dimostrazione che la squadra di Bellinvia sia andata a giocarsela a viso aperto, è il modulo e gli uomini scelti dallo stesso tecnico. A differenza di ciò che si poteva ipotizzare alla vigilia, Bellinvia propone sempre il suo 4-3-3 con Inferrera in porta, difesa da destro verso sinistra composta da Franchina, Russo, Bontempo e Zingales. A centrocampo Privitera regista con Lupo e Segreto a supporto. Squalificato Isgrò, il suo posto viene occupato dal giovane Fogliani, sulla corsia sinistra Mincica, attaccante centrale Cicirello. Il primo acuto il match lo regala intorno al 5′ minuto quando su corss di Zingales Cicirello sceglie bene il tempo per lo stacco aereo ma alza un po’ troppo la mira. Il Paternò dal canto suo cerca di fare la partita, ma non riesce a creare chissà quali patemi alla porta difesa da Inferrera, anzi è il S.Agata a farsi ancora minaccioso con Mincica, autore di un paio di ripartenze non andate a buon fine. Nella ripresa la musica non cambia, rimane tale e quale, nonostante mister Pidatella con il passare dei minuti infoltisce il reparto offensivo. I padroni di casa si fanno vedere solo con una conclusione di Castagna ben neutralizzata da Inferrera. Neppure quando il Paternò rimane in superiorità numerica a causa del secondo giallo rimediato da Russo, riesce a fare breccia tra le maglie binacoazzurre, visto che la punizione dal limite che a portato all’espulsione dell’ex Troina termina alta. In pieno recupero, arriva l’apoteosi per il team del presidente Paratore visto che Matera, lanciato da Lupo, dalla distanza lascia partire un preciso tiro che si insacca sotto la traversa e spedisce il S.Agata in finale. Unica nota stonata della giornata l’aggressione di alcuni “tifosi” del Paternò ai danni di alcuni dirigente del S.Agata in tribuna, che fortunatamente sono riusciti a fuggire grazie ad una porta di sicurezza aperta.

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