Catania – Robur Siena : I convocati di Mister Lucarelli. Lo Monaco ” Il nostro destino dipende soltanto da noi”

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Al termine della seduta di rifinitura, svolta nel pomeriggio, l’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli ha convocato 24 giocatori per la sfida alla Robur Siena, in programma domenica 10 giugno alle 20.30 allo stadio “Angelo Massimino” e valida per il ritorno della semifinale “A” della Final Four dei Playoff del campionato Serie C 2017/18. All’andata, mercoledì 6 giugno 2018, Robur Siena-Catania 1-0: st 29° Marotta. Biagianti e compagni, in ritiro pre-gara da stasera, sosterranno domani alle 10.30 una sessione di risveglio muscolare. Lunedì, a Torre del Grifo, allenamento in mattinata.

Questi gli atleti a disposizione:
PORTIERI –
22 Martinez, 12 Pisseri.
DIFENSORI –
4 Aya, 16 Blondett, 26 Bogdan, 21 Esposito, 19 Manneh, 15 Marchese, 13 Semenzato, 5 Tedeschi.
CENTROCAMPISTI –
27 Biagianti, 17 Bucolo, 23 Di Grazia, 10 Lodi, 32 Mazzarani, 8 Porcino, 6 Rizzo.
ATTACCANTI –
9 Barisic, 14 Brodic, 24 Caccavallo, 11 Curiale, 29 Ripa, 34 Rossetti, 7 Russotto.

L’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco ha analizzato alla vigilia della sfida alla Robur Siena, il momento del Catania, rispedendo al mittente improprie e fantasiose argomentazioni relative al clima del “Massimino”, che in realtà è stadio da sempre certamente caldo e più che certamente corretto. A proposito della trasferta vietata ai sostenitori senesi, il Direttore ha affermato: “È iniquo vietare la trasferta ai tifosi, ma in generale e quindi anche ai tifosi del Catania. Noi abbiamo fatto due trasferte, in queste playoff, senza i nostri tifosi: è diventato un modo di fare nei confronti del Catania che non accettiamo ma a quanto pare è la cosa più semplice da fare… Al termine di Siena-Reggiana c’è stato un tentativo di invasione di campo anche da parte dei tifosi senesi, a Catania non accade da 10-15 anni… qui con questa società non si è mai vista gente che entrava in campo per contestare. Il sindaco di Siena ha parlato di intimidazioni a Catania: invito Bruno Valentini a venire ufficialmente in città, domani, per rendersi conto del grado di civiltà. Non ho mai assistito ad intimidazioni negli spogliatoi, ci spiegherà da dove ha tirato fuori queste affermazioni, partirà una denuncia anche per lui. Sono cose inaccettabili che non possiamo sopportare. La gara contro il Siena sarà giocata da tutta la nostra gente e non è una novità, c’è sempre stata una partecipazione popolare che fa invidia a tante squadre. A livello di pubblico, il Catania è la prima squadra in tutti e tre i gironi di serie C, al quinto posto tra le squadre di serie B e, se accorpiamo anche la serie A, per numero di tifosi presenti allo stadio il Catania è davanti ad altre quattro squadre. Non ho mai parlato del Siena, la squadra bianconera è stata la beneficiaria involontaria di decisioni arbitrali che hanno consentito il loro cammino, di quelle ho parlato: contro la Reggiana la formazione bianconera ha avuto un rigore al 98°, è stata un’interpretazione arbitrale errata; la domenica successiva ha beneficiato di un rigore in nostro favore che non è stato assegnato. Per quanto ci riguarda, siamo andati a Salò ed abbiamo subìto un calcio di rigore inesistente, la partita successiva a Siena viene negato un rigore visto da tanti: dati di fatto, ma non c’entrano nulla né la Feralpi né il Siena. Alla fine di tutto, quello che conta è ciò che si farà in campo: il Siena è una buona squadra e non a caso è arrivata seconda ad un punto del Livorno, non a caso è arrivata in semifinale playoff e ci ha battuti per 1-0, un vantaggio che potrebbe essere colmato dalla nostra gente; giocare in casa è sicuramente un’arma in più, per noi, possiamo bilanciare questo gap. Verrà fuori una gara di spessore. L’allenatore del Siena ritiene che se non andiamo in serie B sarà stata una stagione fallimentare? Ha detto un’altra grande fesseria: il Catania ha disputato un grandissimo campionato, ha avuto il miglior attacco di tutti i gironi, ha in organico diversi giovani titolari. Ha disputato un campionato importante che, con un po’ di buona sorte, avrebbe potuto chiudere al primo posto. I playoff sono un terno al lotto e ci sta che gli episodi possano essere non favorevoli. Se la serie B arrivasse già quest’anno sarebbe per noi la ciliegina sulla torta, un’accelerazione al piano di risanamento cominciato l’anno scorso; in caso contrario il Catania va avanti, con il suo obiettivo che è quello della serie A. Apertura settore ospiti vietata ai tifosi del Catania? Avevamo richiesto, non capisco perché vietare così, senza nemmeno valutarne la possibilità. Per episodi come quello accaduto in Calabria, dove pochi scalmanati hanno fatto quello che hanno fatto, domanderei ai colpevoli: “Vi rendete conto del danno che avete arrecato anche alla città?”. Sono stati presi, condannati e daspati, com’era giusto che fosse. Si può anche vietare la trasferta per una settimana, dopo fatti del genere, lo capisco, ma protrarla nel tempo non va bene. Così si fa morire il calcio e non c’è giustificazione. Catania è una tifoseria appassionata e che vive la squadra, una delle migliori d’Italia. I violenti sono pochi e circoscritti. Gli arbitri? Non possiamo comunicare con arbitri e designatore, è il caso di ricordarlo. Ha ragione il Presidente Gravina quando riconosce l’errore che ha penalizzato la Reggiana ma non sono giustificabili dichiarazioni di corruzione, perché non è così. Mi auguro che l’arbitro designato per questa gara sia il migliore a disposizione e che assicuri un andamento regolare. Gli episodi decidono le partite, non sempre viene premiata la squadra migliore. L’organico del Catania non ce l’ha nessuno, in questa categoria: siamo in condizione di ribaltare il risultato, non ci sono dubbi e mi auguro che vada così. La nostra squadra ha una sua forza ed equilibrio a prescindere da come si schierano gli avversari. Bisogna avere la fortuna di avere gli uomini fisicamente e mentalmente più pronti da mettere in campo. La partita è nelle nostre mani, il nostro destino dipende soltanto da noi: è un punto finale, o si vince o niente, occorre giocare con spirito e forza sapendo di affrontare un avversario tosto e duro, aspetto fisico ed atletico avranno un’incidenza importante. Curiale? Non si misura il rendimento di calciatore dai gol che fa, se dovesse giocare ho un solo auspicio: che Curiale faccia giocare Curiale, il guerriero e non il gattone. Pisseri? Il portiere deve imparare a gestire anche questi momenti negativi, è abbastanza sereno e tranquillo. In occasione del gol è stato coraggioso, ha anticipato l’azione anche se ha sbagliato il tempo di uscita ma ha avuto coraggio, mentalmente c’è. Sono cose che capitano, arricchiranno il suo modo di essere, si cresce più dagli errori che dai complimenti. Mental coach? Lo dissi, non vogliamo tralasciare niente, si è aperta questa esigenza e stanno lavorando. Bisogna stare attenti a non trascendere, però: se si vincesse solo con i mental coach ne prenderei 200, sono i nostri ragazzi che vanno in campo con testa, capacità tecniche e cuore. Se hanno fatto un buon lavoro, allora la partita darà frutti buoni. Di Grazia? Mi augurerei che tirasse fuori la sua catanesità: che giochi 10 minuti, un’ora o due ore può determinare, mi auguro scenda in campo con tutta la carica possibile. Vado via alla fine del primo tempo perché la partita mi distrugge, contro la Feralpisalò ho spento anche il telefono perché mi sono sentito male, ho aspettato che finissero gli ultimi 45 minuti per conoscere il risultato. La vivo così…”.