Catania calcio : Mister Lucarelli ” Ho avuto risposte importanti”

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In sala stampa, al “Massimino”, mister Lucarelli riavvolge il nastro delle emozioni vissute durante Catania-Lecce e tira le somme della gara: “Dopo la prestazione di Caserta avevo attaccato i nostri giocatori dal punto di vista caratteriale, una prestazione così maschia contro il Lecce me l’aspettavo. Sono contento sia per questo che per il risultato, che ci dà anche un buon vantaggio in proiezione futura sugli scontri diretti. Mi è piaciuta la prestazione del primo tempo: ho visto quello che noi chiediamo, una squadra che impone il gioco ed attacca gli spazi. Sono un po’ meno contento del secondo tempo perché abbiamo smesso di fare la partita ma abbiamo comunque saputo soffrire e respingere il Lecce e mi è piaciuto lo spirito di sacrificio. Dobbiamo sempre essere noi, a condurre la gara, anche se il Lecce non è una squadra qualunque: ritengo che quella salentina sia la squadra più forte del campionato, l’anno scorso ha fatto 27 punti in più di noi e si è migliorata con tre acquisti di spessore. Abbiamo preparato questa gara tatticamente e sdrammatizzandola, non era decisiva per il campionato. Abbiamo avuto risposte importanti. Mi piace poter dire di essere stato coerente, rispetto alle parole con le quali ho sempre ribadito che qui sono tutti titolari: con Bucolo, Biagianti ed Esposito ho utilizzato 23 giocatori su 25, ho sempre detto che ci sono due giocatori per ogni ruolo e questa è la prova. La formazione l’hanno fatta loro, ho scelto in base a ciò che ho visto in questa settimana. Nessuno ha la maglia murata addosso, se riusciamo a tenere 25 giocatori sulla corda è come se ogni giorno ci fosse una partita di serie C tra di noi. Fino ad un’ora e mezza prima della gara i giocatori non conoscono la formazione. La scelta dei due interni di centrocampo? Volevamo sfruttare di più i quinti e Russotto, alzando Lodi sul primo pressing avevo bisogno tatticamente di Caccetta e Biagianti. Vecchia guardia da Serie A, dite? I nostri veterani stanno capendo che la serie C non è la serie A, sarebbe molto più facile giocare nella massima categoria ma loro sono stati bravi a calarsi in questa realtà. Il 4-3-1-2 non lo cestiniamo perché voglio una squadra camaleontica ma le valutazioni dicono che le cose migliori sono state realizzate con il 3-5-2. Quando si incontrano squadre come Lecce e Trapani, che giocano a viso aperto, possiamo diventare devastanti; con le altre dovremo avere la pazienza e la bravura di continuare a produrre gioco anche se non si passa in vantaggio, alla lunga le prestazioni ci daranno ragione. A Caserta ho sbagliato caricando di tensione la gara, a Francavilla andremo con consapevolezza ma con le orecchie basse come abbiamo fatto oggi. Questa squadra ha capito che se la può giocare con tutte, ha battuto la più forte ma bisogna che trovi continuità e serenità anche quando non sblocca il risultato. La nostra preparazione non deve farci vincere il campionato ad agosto o settembre ma dovremo essere pronti ad aprile e maggio, periodo in cui si decidono i campionati. Un pizzico di entusiasmo non guasta mai ma mi preoccupa di più l’ansia da prestazione della gara in trasferta, non bisogna farne una malattia ed in generale occorre saper gestire l’emotività. Sono convinto che è attraverso il gioco che si dà identità ad una squadra, con l’idea di gioco si sa sempre quello che si deve fare. Ancor più che di fare risultato, a Brindisi ho voglia di replicare una prestazione importante come questa contro il Lecce. Una squadra che vuol vincere campionato deve realizzare almeno 6-7 vittorie in trasferta ed a queste si deve arrivare tramite il gioco, non con l’improvvisazione”.