Catania calcio : Lo Monaco “L’allenatore esiste già, stiamo facendo i passi necessari ha esperienza in Lega Pro, è giovane”

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Nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto “La Giovane Italia”, l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco si è soffermato sul valore dell’opera e sui temi più importanti dell’attualità rossazzurra.

Di seguito, riportiamo le dichiarazioni salienti:

La valorizzazione dei giovani calciatori – “Mi complimento con Paolo Ghisoni per questo almanacco fatto davvero bene, frutto di ricerca e di un lavoro capillare che tocca tutti i settori giovanili professionistici. Il settore giovanile, in Italia, deve essere colonna portante di qualsiasi società ma va curato e pensato con una progettualità che consenta ai ragazzi meritevoli di potersi misurare a livello professionistico. Negli anni in cui eravamo in serie A il Catania era etichettato come la squadra degli argentini ma non era del tutto vero ed esatto: spesso andavamo ad ingaggiare giovani provenienti dalle categorie inferiori, molti dei quali oggi giocano regolarmente in A ed in B. In questi anni, inoltre, ben 33 calciatori cresciuti nel settore giovanile del Catania hanno esordito tra i professionisti, a testimonianza della bontà del lavoro. In questo campionato la nostra avventura ai playoff si è conclusa subito ma abbiamo lanciato giovani come Manneh, Di Stefano, Graziano e molti altri. In pianta stabile in prima squadra, inoltre, abbiamo Parisi classe ’95 e Di Grazia classe ’96, entrambi provenienti dal nostro vivaio. Ad oggi abbiamo sette squadre del settore giovanile e cerchiamo di curarle tutte in un certo modo. Un elemento strutturale da modificare, in Italia? Le nostre formazioni Primavera hanno due anni in più rispetto alla media europea: il sistema meriterebbe una rivisitazione”.

Il nuovo allenatore del Catania – “L’allenatore del Catania esiste già, stiamo facendo i passi necessari: ha esperienza in Lega Pro, è giovane, ha voglia di affermarsi ed è carismatico con i giocatori”.

Serie C – “Il rischio di una sospensione del campionato nelle parole del Presidente Gravina? Possibilità molto concreta, perché evidentemente chi gestisce le entrate del calcio italiano si è messo in testa che la Lega Pro deve scomparire: è inammissibile che ci siano presidenti che ogni anno si svenano per mantenere il giocattolo, in un mondo in cui la serie C ha una sua valenza e forza e quindi andrebbe tutelata; gli spettatori sono aumentati in maniera considerevole, ci sono grandissime piazze, la formula dei playoff ha dato interesse a questo campionato, tanti giocatori attualmente in A provengono dalla C, che è un bacino importante: vedere che lo si vuole affossare fa male. Serve una difesa della Serie C, inorridisco perché non si può lucrare fino a farla morire”.

Informazione – “Non si possono inventare cose dall’oggi al domani, ad esempio la notizia sui 10 milioni di euro a nostra disposizione è falsa: vai a leggere l’articolo e ti rendi conto che non c’è niente, intanto però chi legge il titolo in prima pagina è portato a credere che noi abbiamo una disponibilità che non esiste”.

Adempimenti – “Abbiamo già provveduto ad alcuni adempimenti, adesso ci aspettano altre scadenze da rispettare entro la fine del mese di giugno: gli stipendi dei calciatori, l’Irpef, l’INPS, insomma c’è un bel lavoro da fare. La maggior parte delle transazioni con le società affiliate alla Fifa è stata realizzata, tranne quella con lo Sporting Lisbona: c’è qualche problema ad approvare ciò che a suo tempo fu detto verbalmente con l’Amministratore Delegato ed il Direttore finanziario del club portoghese. Nell’affare Rinaudo, il Catania deve ancora versare nelle casse dello Sporting Lisbona un milione e quattrocentomila euro, se non si trova un’intesa questa somma andrà pagata subito. Dobbiamo necessariamente fare la transazione e ne stiamo parlando, quando troveremo la giusta soluzione i debiti con la FIFA saranno tutti estinti”.

I calciatori in organico – “Pozzebon è fermo? Lo è come una casa in caso di terremoto dell’ottavo grado della scala Mercalli. A Bergamelli è stata sottoposta nei mesi scorsi una proposta di rinnovo contrattuale alcuni mesi fa: ci ha chiesto di poter riflettere ma evidentemente, considerando che la riflessione si è protratta fino alla fine del campionato, aveva altre esigenze. Mazzarani, al di là delle parole del procuratore, rimane qui senza ombra di dubbio: ha ancora un anno di contratto”.