Catania Calcio : Giovanni Marchese “Sono emozionato e felicissimo di essere tornato a casa”

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Giovanni Marchese manifesta così in Sala Congressi, a Torre del Grifo, sentimenti e pensieri relativi al ritorno in maglia rossazzurra: “Sono emozionato e felicissimo di essere tornato a casa, assieme ai miei compagni spero di poter dare il mio contributo per riportare il Catania dove merita: dobbiamo remare tutti insieme per raggiungere il traguardo della Serie B, più velocemente possibile. Ho sempre sperato di tornare a Catania, allenamento dopo allenamento volevo che il sogno si realizzasse, con questa maglia ho vissuto delle emozioni uniche. Vi posso assicurare che il mio impegno sarà sempre il massimo. Ringrazio la Società per la fiducia nei miei confronti. Il Direttore Lo Monaco? Gli sono grato per le belle parole che ha speso per me, è il numero uno in tutti i sensi, con il suo carisma ti convince anche soltanto con un “ciao”. Sono bastate poche frasi per capire che il Catania mi voleva e che io volevo il Catania, entrambi volevamo celebrare questo ‘matrimonio’. Sento una grande responsabilità però il calcio non è uno sport individuale, come il tennis, ma di gruppo, non vince o perde Marchese ma si vince e si perde tutti insieme. Le potenzialità del Catania? In questi tre mesi di allenamenti a Torre del Grifo ho visto che questa squadra ha enormi margini di crescita ed è competitiva in tutti i reparti. I ragazzi che giocano davanti hanno grandi qualità e credo che qualsiasi attaccante che abbiamo in rosa possa arrivare a fine campionato in doppia cifra. Mister Rigoli è in gamba e molto preparato, sa cosa fare, l’ho sempre detto anche prima della firma. Possiamo fare benissimo anche con la difesa a tre, dipenderà dalle scelte del mister, per noi è importante impostare l’azione a partire da dietro. Il campionato è difficilissimo ma, se la squadra acquisisce una mentalità vincente riuscendo ad imporre il proprio gioco, vinceremo alcune partite anche in trasferta: dobbiamo piazzarci nella posizione migliore possibile così da giocarci i playoff da protagonisti. La squadra può mirare anche a vincere il campionato ma bisogna vedere passo dopo passo, gara dopo gara. Non ho ancora scelto il mio numero, vedrò in base alle disponibilità. Il mio ricordo più bello? La promozione in serie A, il 28 maggio 2006, ed i gol che ho fatto con questa maglia. Ho sempre la pelle d’oca quando parlo di Catania. Da siciliano, la maglia rossazzurra è qualcosa di più di tutte le altre squadre in cui ho giocato. Ricordo che quando sono andato via mi hanno applaudito per quello che avevo fatto a Catania, giocare a calcio. La gente continua ad amarmi per quello che ho fatto in campo e che continuerò a fare, dando il massimo in ogni circostanza. I giocatori vanno e vengono, il mio ritorno fa capire che sono innamorato della città di Catania, della Società e della maglia. Qual è la squadra più forte? Forse la Juve Stabia gioca meglio ma possiamo fare ancora meglio di loro convincendoci che siamo dei bravi giocatori e calandoci nei panni della Lega Pro. Quanto al mio ruolo, a Genova ho imparato a fare anche il difensore centrale, è qualcosa in più che ho acquisito nel mio bagaglio di esperienze. La firma proprio il 12 gennaio? È un numero che ha un gran significato nella mia vita”.